Sant’Angelo

Verso l’estrema parte dell’isola d’Ischia sorge il borgo di Sant’Angelo che “si inerpica e si fraziona in collinette, come minuscoli casolari su un presepe”* continua….

Oggi Sant’Angelo è un borgo turistico di fama internazionale con parchi e giardini termali, alberghi e attività ricettive di prestigio.

*Tratto da “Vagabondaggi Partenopei” di E. Murolo, 1937 – Biblioteca Nazionale di Napoli

IL MIO PAESE*
Ai piè della pendice°
che pur non alta molto
anche sovrasta eterna
l'altra minor collina°°
da cui spaziar si può
sull'infinito mare
sorse ed in eterno dura
il caro mio paese
(......continua.....
)
°Monte Epomeo
°°La torre/promontorio

* Poesia scritta da Giovanni Giorgio Lorenzo Iacono nel 1961

Immagini del passato

Il Borgo Sant’Angelo – frazione di Serara Fontana

L’isola d’Ischia è composta da sei comuni: Ischia, Forio, Barano, Casamicciola terme, Lacco Ameno, Serrara Fontana.

Il borgo “Sant’Angelo” è una frazione del Comune di Serrara Fontana, situato nella parte sud dell’isola d’Ischia

Riguardo al borgo di Sant’Angelo il celebre D’Ascia scriveva così:

«Dalla parte meridionale dell’isola fra le colline e la spiaggia sorge un casale detto si Sant’Angelo, perchè avvi su di una collina una chiesetta di questo titolo. Un cono di lava di terra lapillosa, ossia pozzolanica di color ossido di ferro giallo, è congiunto coll’isola da una lingua di arena quarzosa che forma un istmo di circa 100 piedi larga e 300 lungo. Due case comode e decenti appartamenti a padroni di legni da traffico, sono le sole che si osservano ai piedi di questa penisola, e si spazia sulle collinette, in pittoresca forma. Alla pesca e al traffico sono addetti i santangiolesi. Le colline di Cugnolungo, di Rofano, della Madonnella, e di Guetri spalleggiano il casale».

La realizzazione della strada carrozzabile da Succhivo a Cava Grado nel 1948 contribuì, in parte, a far uscire Sant’Angelo dal suo isolamento. In questo villaggio fra tutto spicca un isolotto accessibile a mezzo di una lingua di sabbia. Esso è un dosso sinattico di origine vulcanica, alto m.105, formatosi mediante fontane saldatesi tutt’intorno; ma, cessata l’eruzione, anche di questo vulcanetto, sprofondava una metà del cratere, quella che guardava il lato di Capri.