Giosuè’ Il tabaccaio “poliglotta”

Sigari e sigarette tra cordialità e un buon caffè

La tabaccheria di Giosuè Iacono si trova a Sant’Angelo, tempo fa un borgo di pescatori  ed oggi un angolo di paradiso a sud dell’isola d’Ischia, rinomato paesino visitato da viaggiatori e turisti di tutto il mondo. Giosuè ha una rivendita dal 1974, ma prima ancora era titolare la madre e prima ancora il nonno. Insomma la tabaccheria apparteneva alla famiglia da tre generazioni, da ben 100 anni.

Tabaccheria era frequentatissima, tanto che da Pasqua a ottobre gli orari sono “offlimits”. Si apre la mattina con orario continuato fino alle 23.30 e non c’erano domenica e festività. Giosuè, un poco per piacere ed un poco per necessità, ha imparato le lingue, soprattutto il tedesco. A lui piaceva comunicare, chiacchierare con i suoi avventori, spiegare, convincerli. E a questo proposito aveva tutta una sua teoria. Diceva “vede i clienti entrano per comprare le sigarette, poi girano e guardando  si ricordano che hanno dimenticato qualcosa. Be’ io quel qualcosa lo tengo sempre e così li accontento”.

Infatti quel quel negozio di circa trenta metri quadrati, più l’esterno. Vendeva di tutto, dalle cartoline, parei, profumi, sapori, cosmetici, piccola bigiotteria, rullini fotografici, piccola bigiotteria, rullini fotografici, cartoleria e le attrezzature da pesca, vera e propria passione del nostro tabaccaio “poliglotta” e d’inverno, nei momenti di attesa della clientela, trascorreva il tempo armando le reti ai pescatori. Il suo era un emporio vero e proprio dove si respirava l’aria di un tempo passato, ci si ferma, si acquista, e mentre si scambiavano due parole Giosuè ti offriva pure un caffè, buono “napoletano”.

Giosuè assomigliava a Eduardo de Filippo, e come tutti i campani è abilissimo, discorreva con i clienti, li intratteneva, dava consigli, distribuiva sorrisi. Ci sapeva proprio fare, soprattuto con le signore alle quali sorrideva sornione sotto i baffi. Poi c’era la signora Rosanna, sua moglie, disponibile e dolce, due occhi nocciola con sguardo vivace. Lei voleva tanto installare un distributore automatico, per essere più liberi, ma Giosuè era contrario. A lui piaceva il contatto con la clientela, perché considerava ogni cliente, a suo modo importante.

Giosuè aveva una grande memoria ed era un grande fisionomista tanto da ricordare i frequentatori del suo negozio anche a distanza di anni. A questo proposito raccontava sempre un aneddoto: “tempo addietro entrò nel negozio un turista tedesco che non veniva ad Ischia da tre anni. Giosuè lo riconobbe e prontamente, prima che il cliente chiedesse delle sigarette,  gli consegnò il pacchetto di “Ernte 23”. Il turista fu molto sorpreso.

Ma il vero protagonista del negozio, coccolato ed accarezzato dai clienti era sicuramente “Charlie”, un setter irlandese, bellissimo che faceva da guardia e da compagnia.

( Le notizie pubblicate sono desunte da “Tuttotabacco”, il giornale dell’AGEMOS)