Il mio paese – poesia

Il mio paese *

Ai piè della pendice° O dolce natio luogo
che pur non alta molto ispiro imperituro
anche sovrasta eterna immortalata opera
l'altra minor collina°° dei più provetti artisti
da cui spaziar si può sempre mi sei nel cuore.
sull'infinito mare In te te ravviso bella
sorse ed in eterno dura tutta la Patria mia.
il caro mio paese Deh serba quella pace
A gruppi pria dispersi che infonde al cuor dolcezza.
di più modeste case Non sia giammai che fine
più vasto agglomerato tu ponga al tuo silenzio.
s'unisce in mantinente, A quel silenzio pio
scendendo lievemente in cui trovar ristoro
qual grappolo serrato ogni alma affranta può.
fino a gettarsi in mare. Sei l'angol più remoto,
E il mare dolcemente sei un atomo del mondo,
lambe sue sponde amene di questo spaventoso
con gentilezza tanta ed infinito mondo,
che quasi l'accarezza.
mi sembri un paradiso:
Nel dì rischiara il sole In te racchiudi ancora
le sue fattezze arcane, quello che al mondo manca.
a noote l'inargenta
la tondeggiante luna.
* Poesia scritta da Giovanni Giorgio Lorenzo Iacono nel 1961
Poesia       "Sant’Angelo" scritta da Nicolò Piccinni- 1930

Un grappolo di case
che pende dallo svelto campanile
d’una piccola chiesa
abbarbicata alla montagna impervia
e illuminata dai riflessi azzurri
di tanto cielo e mare.
Un grappolo di case
fino alla rena della doppia spiaggia
là dove l’onda del Mediterraneo
sospinta ora dal vento di levante
ed ora di ponente
in vaporosa spuma
di candidi lievissimi merletti,

un’orrida muraglia di scogli
da tre lati della terra
strapiomba verso il mare:
ma l’unico suo lato verdeggiante,
la Torre, volge al grappolo di case,
e par che sia la fronte
di un ciclope marino
emerso ad ammiccare bonaccione
 ai pescatori, a cui per patto antico
contro l’infido vento di scirocco,
con la ferrigna mole

di tutta la sua roccia,
sicuro fa il rifugio
dei gozzi e degli attrezzi della pesca.
Una piccola strada
da cima a fondo fatta a gradinate
scorre l’abitato
tra l’una e l’altra casa
e le famiglie unisce in una sola parentela.
Nella piccola strada si affollano stranieri.
Ma basta che ci passi con busto eretto
una santangiolese di venti anni
 col suo viso dorato
 e gli occhi a stella,
perché ricordi ognuno
che questa torre segna un punto
in cui l’Italia ha un campionario
delle sue bellezze.